venerdì 19 giugno 2015

«LA SALETTE: IL MESSAGGIO.»  Apocalisse 17,14


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* COSA STA SUCCEDENDO? *
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LUCIANO MIRIGLIANO


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La Salette:
l'apparizione di 
"Nostra Signora di La Salette"

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La visita della Madonna ha inizio il 19 settembre 1846, in giorno di sabato alle tre del pomeriggio, mentre i due ragazzi sono intenti a pascolare le mucche sul Monte Planeau.

I pastorelli scorgono come un globo di luce in mezzo ad un avvallamento. Essi descrivono il fenomeno in questi termini: "Era come se fosse il sole caduto in quel luogo". Nella luce abbagliante scorgono una donna seduta, con i gomiti sulle ginocchia ed il viso nascosto tra le mani.

La Signora è vestita in maniera molto semplice, e indossa gli abiti delle donne del luogo. Ciò crea nei ragazzi, che non hanno mai viaggiato, un senso di fiducia e di familiarità. Pur nella sua apparente semplicità la Signora è risplendente di luce e la sua testa è adorna di un diadema di raggi e di rose. Ella nasconde le mani nelle maniche del vestito.

La Madonna con lacrime copiose, prende a parlare ai ragazzi. Il colloquio avviene prima in francese poi in dialetto, ed infine ancora in francese:

"Avvicinatevi figli Miei, non abbiate paura: sono qui per annunciarvi un grande messaggio. Se il Mio popolo non vuole sottomettersi, sono costretta a lasciar libero il braccio di Mio Figlio. Esso è così forte e così pesante che non posso più sostenerlo.

Da quanto tempo soffro per voi! Poiché ho ricevuto la missione di pregare continuamente Mio Figlio, voglio che non vi abbandoni, ma voi non ci fate caso. Per quanto pregherete e farete, mai potrete compensare la pena che mi sono presa per voi.
Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo, e non me lo volete concedere. È questo che appesantisce tanto il braccio di Mio Figlio!

Anche i carrettieri non sanno che bestemmiare il nome di Mio Figlio.

Queste sono le due cose che appesantiscono tanto il braccio di Mio Figlio.

Se il raccolto si guasta la colpa è vostra. ve l’ho fatto vedere l’anno passato con le patate: voi non ci avete fatto caso. Anzi quando ne trovavate di guaste bestemmiavate il nome di Mio Figlio. Esse continueranno a marcire e quest’anno, a Natale non ve ne saranno più…"

Melania non comprende la parola "patate" e crede che la Madonna abbia detto "mele". La Signora, intuendo le difficoltà di comprensione di Melania, chiarisce meglio dicendo:

"Voi non capite, figli Miei, ve lo dirò in altro modo: se avete del grano, non seminatelo. Quello seminato sarà mangiato dagli insetti e quello che maturerà cadrà in polvere al momento della battitura. Sopraggiungerà una grande carestia. Prima di essa i bambini al di sotto dei sette anni saranno colpiti dai tremiti e moriranno tra le braccia di coloro che li terranno. Gli altri faranno penitenza con la carestia. Le noci si guasteranno e l’uva marcirà".

Il dialogo tra la Signora e i veggenti continua con l’affidamento di un segretoDopo aver comunicato il segreto a Melania e Massimino la Signora prosegue dicendo:

"Se si convertono, le pietre e le rocce si muteranno in mucchi di grano e le patate nasceranno da sole nei campi".

Quindi confidenzialmente e maternamente la Vergine dice ai suoi amici:

"Dite la vostra preghiera, figli Miei’?"

"Non molto Signora" - rispondono

"Ah, figli Miei, bisogna dirla e bene, sera e mattino. Quando non avete tempo, dite almeno un Padre Nostro o un’Ave Maria. Quando potrete far meglio, ditene di più.

A messa, d’estate, vanno solo alcune donne più anziane. Gli altri lavorano di domenica, tutta l’estate. D’inverno, quando non sanno che fare, vanno a messa ma per burlarsi della religione. In quaresima vanno alla macelleria come cani. Avete mai visto del grano guasto, figli Miei?"

"No, Signora!" - rispondono i ragazzi.

Ora la Signora si rivolge a Massimino:

"Ma tu, figlio Mio, devi averlo visto una volta con tuo padre nel campo del Coin. Il padrone del campo disse a tuo padre di andare a vedere il suo grano guasto. Vi andaste tutti e due, prendeste in mano due o tre spighe, le stropicciaste e tutto cadde in polvere. Al ritorno, quando eravate a mezz’ora da Corps, tuo padre ti diede un pezzo di pane dicendoti: 

"prendi, figlio mio, mangia ancora del pane quest’anno perché non so chi ne mangerà l’anno prossimo, se il grano continua in questo modo"

"Ho, si Signora, ora ricordo. Prima non me lo ricordavo più".

Il colloquio con la Vergine ha termine con un accorato appello:

"Ebbene, figli Miei, lo farete conoscere a tutto il popolo. Andiamo, figli Miei, fatelo conoscere a tutto il popolo".

Detto ciò si eleva da terra e, lentamente si solleva verso il Collet. Qui è raggiunta dagli sguardi attoniti di Massimino e Melania che vedono la Sua figura dileguarsi e confondersi con la luce di cui è avvolta, quindi scompare anche la luce.


IL SEGRETO
N.B: il testo integrale del "segreto" di La Salette e i vari stralci tratti da questo, sono stati rimossi dal nostro sito. La versione del "segreto di Melania" pubblicata in passato da Profezie per il Terzo Millennio era tratta da "L'apparition de la très Sainte Vierge sur la montagne de la Salette le samedi 19 septembre 1846. - Simple réimpression du texte intégral publié par Mélanie. Société Saint-Augustin, Paris-Rome-Bruges, 1922" (quasi tutti i libri, periodici e siti Web che pubblicano il "segreto", sono in possesso del testo tratto - direttamente o indirettamente - da questo libretto). Questo libro fu pubblicato la prima volta nel 1879 con l'imprimatur del vescovo di Lecce, Mons. Zola. 

Nonostante questo imprimatur, la Santa Sede condannò, con un decreto del 9 maggio 1923, il libro di Melania iscrivendolo nell'Indice dei libri proibiti. Va precisato che la Chiesa non ha condannato il segreto in sé (cioè la parte segreta del messaggio che la Madonna rivelò ai veggenti nel 1846) ma solo la versione pubblicata da Melania nel 1879. Ma già prima del 1923 la Santa Sede aveva cercato di mettere un freno alla diffusione di quella versione del "segreto" e di altre versioni non ufficiali che circolavano a quel tempo, nonché dei tanti scritti che trattavano del "segreto"; si era visto infatti che questi scritti venivano usati da alcuni per attaccare la Chiesa, inoltre le tante illazioni che erano nate su di esso rischiavano di arrecare grave danno alle apparizioni stesse. 

Per tali ragioni nel 1915 il Santo Uffizio aveva vietato espressamente la pubblicazione di ogni testo o commento riguardante il "segreto di La Salette".

La versione del "segreto" pubblicata nel 1879 è sempre stata oggetto di controversie: esiste il sospetto che esso sia differente da quello originale rivelato dalla Vergine ai pastorelli e comunicato a Pio IX nel 1851. Alcuni studiosi sono persuasi che il "segreto" del 1879 non sia autentico, o quanto meno che il testo contenga delle aggiunte fatte dalla veggente, frutto - si dice - "della sua mente" (si ritiene che Melania possa essere stata influenzata dalla letteratura apocalittica a cui si interessò negli anni successivi all'apparizione).

Per tale motivo, ma soprattutto in ragione della condanna della Chiesa, abbiamo deciso fosse opportuno eliminare dal nostro sito il "segreto" di Melania. Si consideri infatti che nonostante l'Indice dei libri proibiti sia stato abolito dalla Santa Sede, non è venuta meno la sua "validità morale" e pertanto i divieti e le disposizioni in esso contenuti sono da ritenersi ancora oggi attuali e vincolanti per i fedeli. 

Infatti, come è stato indicato nella "Acta Apostolicae Sedis" del 1966 e ribadito dal Card. Joseph Ratzinger (che a quel tempo ricopriva la carica di Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede) in una sua lettera del 31 gennaio 1985, sebbene l’Indice sia stato abolito esso mantiene "tutto il suo valore morale", pertanto continua a non ritenersi opportuna la diffusione di tutti quegli scritti i quali per i loro contenuti possano costituire un danno per i fedeli "meno preparati".



Fonti:

"The Thunder Of Justice" di Ted and Maureen Flynn, MaxKol Communications, Inc.;

il libro "Apparizioni della Madonna" di Massimo Centini, edito da Giovanni De Vecchi Editore;



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giovedì 11 giugno 2015

"TERRIBILIS EST LOCUS ISTE! HAEC DOMUS DEI EST ET PORTA COELI." Genesi 28,17


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"L'UOMO, PER SOPRAVVIVERE ALLE NUOVE ED INFAUSTE SFIDE,

MESSE IN ATTO DALLO SPIRITO CHE GOVERNA IL MONDO, 

DOVREBBE PREMURARSI DI CERCARE SOLTANTO LA VOLONTÀ DI DIO, 

UNICO VERO BENE E SALVATAGGIO INFALLIBILE, 

COME SE FOSSE UN ASSETATO NEL DESERTO 

ALLA RICERCA D'UNA SORGENTE D'ACQUA VIVA."

LUCIANO MIRIGLIANO
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*XVI VOL. 9 SETTEMBRE 1923*

LA DIVINA VOLONTÀ È INFERNO
PER IL DEMONIO,
E LUI LA CONOSCE SOLO
PER ODIARLA.
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    Mi sentivo un certo timore ancora: chissà non fosse il mio adorabile Gesù che si benignava di parlarmi, col manifestarmi tante sublimi verità, specie sulla Volontà Divinama il nemico per trarmi in inganno; che mentre mi getta in alto, con tante verità, pare poi mi precipiti nell'abisso. 

    E dicevo tra me: “Mio Gesù, liberatemi dalle mani del nemico; io non voglio saper nulla. Quello che mi sta a cuore è salvarmi l’anima”. 

    Onde il benedetto Gesù, movendosi nel mio interno mi ha detto: 

    “Figlia mia, perché temi? Non sai tu che il meno che sappia di Me il serpente infernale è della mia Volontà? Perché non volle farla, e non facendola né la conobbe né la amò, molto meno penetrò nei segreti del mio imperscrutabile Volere per conoscerne gli effetti, il valore della mia Volontà. E se non li conosce come può parlarne? 

    Anzi! La cosa che più aborre che l’anima faccia è la mia Volontà. Lui non si cura se l’anima prega, si confessa, fa la comunione, fa penitenza, o se faccia miracoli; ma la cosa che più gli nuoce è che l’anima faccia la mia Volontà. 

    Perché come si ribellò alla mia Volontà, così fu creato in lui l’inferno, il suo stato infelice, la rabbia che lo rode. 

    Sicché la mia Volontà è inferno per lui, e ogniqualvolta vede l’anima soggetta al mio Volere, conoscerne i pregi, il valore, la santità, si sente raddoppiare l’inferno, perché vede nell’anima creare il paradiso, la felicità, la pace da lui perduta; e quanto più il mio Volere è conosciuto, tanto più resta tormentato e furibondo. 

    Quindi, come mai può parlarti del mio Volere se forma il suo inferno? E se ti parlasse, le sue parole formerebbero in te l’inferno, perché lui conosce la mia Volontà solo per odiarla, non per amarla. E ciò che si odia non porta mai la felicità, la pace! 

    E poi, la sua parola è vuota di grazia, quindi non può conferire la grazia di far fare la mia Volontà”.

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*VENGA IL TUO REGNO*