martedì 11 aprile 2017

«1917 - 2017 → IN QUEST’ORA DI GUERRA»


SIAMO CONSAPEVOLI?

Dopo l'attacco militare ingiustificato da parte degli USA contro la Siria, su Idlib, usato ad arte, come pretesto, che però ahimè non ha prodotto alcuna prova reale sulle atrocità “spettacolari” commesse ed imputabili alla volontà del suo Presidente Bashar al-Assad, è ormai diffuso l'allarme escalation

"Trump ha parlato di un crimine di guerra, ma questi vanno prima investigati e poi puniti. Il punto non è se siano state usate armi chimiche, ma chi le ha usate e da quali arsenali provenissero." [Gian Micalessin inviato di guerra: "É in Siria che si rischia la terza guerra mondiale"]

Ci rendiamo davvero conto allora di ciò che sta accadendo al mondo intero in queste “ore cruciali”, nella Chiesa Cattolica e si sta rapidamente innescando, profeticamente rivelando sempre più? 

Siamo sicuri del prezzo da pagare, spiritualmente” pronti alle conseguenze .. ad accogliere le “parole” del vero Gesù e della Madonna di Fatima nel celebre centenario delle sue importantissime apparizioni divine?

IL GRAN MESSAGGIO D'AMORE
GESÙ PARLA A UN'ANIMA
Vademecum delle anime sacerdotali e religiose.

« Sorella ... Non si nasconda in un quaderno la Voce di Dio, né si nascondano sotto terra i suoi talenti. Al contrario si proclami a tutte le genti l'Amore del Creatore per la sua creatura... s'istruiscano i fratelli. Nessuno si dispensi da questo obbligo. 

L'ora è grave, il pericolo imminente. Solo l'Amore può salvare il mondo! Prima che l'uomo si provi di distruggere il mondo, il Creatore stesso lo farà riducendolo al nulla col suo Fiat, così come con il suo Fiat dal nulla lo trasse.

È la Vergine SS.ma che trattiene ancora il "castigo": se per un momento solo la Madonna dovesse cessare di intercedere con i suoi eletti, il mondo non esisterebbe più. 

Sapeste quale Mamma è Maria!

Il Messaggio... Vuoi saperlo senza inorridire? Si prospettano fame, guerre, pestilenze, malattie, alluvioni, incendi, rapine, distruzioni, pianto, morte, se non si ritornerà alla fede dei nostri avi.

Dunque istruite, docete!... Parlate, agite, non abbiate paura. 

Dio è con voi se voi siete con Dio. L'amore non ammette il timore! Poi carità operosa.
Non basta predicare l'Amore, bisogna renderlo vivente questo amore, fattivo! Si resisterà alla parola, ma non si resisterà all'esempio che è sempre contagioso. Guerra al proprio egoismo, al proprio benessere individuale. Saper spezzare in due la pagnotta, fosse anche piccola e fosse anche una sola. Aprire generosamente le braccia al fratello e sono tanti i fratelli bisognosi... 

Non è difficile a nessuna anima di buona volontà capire che solo il ritorno a Dio può salvarci dall'annegare.

Il fatto è che ciascuno aspetta che l'altro lo faccia e così nessuno fa nulla. 

Ma l'ora è grave, ripeto, l'ora è molto grave! Cominciate voi in famiglia, in Comunità, in Parrocchia, nelle Associazioni. Non pensate alle gite, ai dischi, al cinema. Cercate invece i poveri, i derelitti... Parlate, aiutate, confortate, affrettatevi. Verrà presto un tempo in cui si dirà: "Beati mortui qui in Domino moriuntur"! e si invidierà la nostra sorte.

Mi dispiace davvero dire queste cose, ma tu me lo hai chiesto... Pensi che ai figli siano nascoste le pene e le sofferenze del Padre? Mostrate ai fratelli il vero volto di Cristo, l'Ecce Homo! Il Volto di Cristo da presentare ai fratelli è quello che con lo sguardo fisso nei cieli, inchiodato sulla Croce, perora: "Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno". E poi, allorché "Inclinato capite, tradidit spiritum. Consummatum est"! Lì è tutto il Cristo nel Suo immenso amore e nel Suo immenso dolore. Amore più grande non v'è che dare la vita per coloro che si amano! 7 ottobre 1967

Bisogna cercare di evitare il ben meritato castigo: Dio è Buono e Misericordioso. A Colei che tutto può presso di Lui, fate ricorso ed innalzate incessanti preghiere. 13 ottobre 1967 

Tutta l'umanità in un baratto... Ma perché non pubblicate certe cose? Questi sono tutti avvertimenti di Dio. 29 ottobre 1967

Nulla nella vita dell'universo e nella vita umana è un "caso", ma tutto parla d'amore. 5 novembre 1967 

Per il momento si direbbe che è l'ora di Satana. I buoni sono perplessi, angustiati, vi chiedete giustamente: come andremo a finire? Ma Gesù ha vinto il mondo. O uomini di poca fede, perché temete? Non fu necessario che Cristo soffrisse prima, per poi entrare nella Sua gloria? Così pure è necessario che avvenga ora questa grande purificazione per dividere i capri dagli agnelli prima che brilli sulla Chiesa e sul mondo nuovo, una luce abbagliante che farà risplendere la nuova Gerusalemme in tutto il suo fulgore. Questo nuovo Regno, sarà il Regno della pace, dell'amore, della concordia sulla terra, preludio della vita beata del Cielo.

L'avvento del Regno di Dio sarà basato sulla carità. Gli uomini in seguito non potranno più smarrirsi, ma prima la guerra e dopo la vittoria. 8 novembre 1967 

Guardate ad ogni avvenimento personale, sociale, mondiale, con l'occhio della Fede, perché tutto è Amore. 17 novembre 1967

È il mondo che dobbiamo svegliare affinché s'accorga che sta per perire, questo mondo così ingolfato nella immoralità e nel peccato e che pur si trova a suo agio così com'è. Bisogna tirarlo fuori, svegliarlo dal suo torpore in modo che chieda aiuto al Signore. Dobbiamo accendere nel mondo "un gran fuoco", accendere le candele ad una ad una come si fa nella Veglia Pasquale, ricavando la fiamma dal Cero, la vera Luce del Mondo. 18 dicembre 1967

[...]

Creò il mondo e creò pure l'albero che avrebbe fornito il legno della sua Croce, creò e coltivò il rovo che avrebbe dato le spine della Sua corona regale, seppellì nelle viscere della terra il ferro con cui si sarebbero forgiati i suoi chiodi.
O mistero d'un incomprensibile amore! All'uccello creò un nido, alla belva una tana, al ricco un palazzo, all'operaio una casa, al bimbo una culla, al vecchio un asilo; allorché venne in persona a visitare la sua terra, non vi fu posto per Lui negli alberghi del mondo. Era notte fredda, gelida, quella storica notte della sua venuta fra gli uomini. Venne fra gli uomini, ma gli uomini non lo conobbero... Non v'era posto per Lui!... E oggi?!... 22 dicembre 1967

Di questi tempi o si è fiaccole o non si è nulla! Bando alla mediocrità! Il mondo ha bisogno di calore, di eroismo. Solo l'amore può salvare il mondo. O uomo chi sei? La viva immagine di Colui che viene a visitarti e tu gli chiudi la porta in faccia. Ti sei venduto allo straniero... hai fatto triste alleanza! Il suo popolo eletto, oggi come allora, è stanco della manna celeste, rimpiange le cipolle d'Egitto e fa sempre alleanza con lo straniero, fabbrica vitelli doro, si prostra e li adora... 22 dicembre 1967

Da un momento all'altro il mondo potrebbe precipitare nel baratro, non per volontà di Dio, ma per la cattiveria dell'uomo che abusa del suo libero arbitrio ed a causa dello spaventoso dilagare dell'ateismo... Basta solo che una nazione incominci, che il mondo intero ne sia coinvolto. Non illudetevi troppo, ma pregate... pregate! 24 dicembre 1967

Voce Divina:  Ti svelerò i segreti del mio Cuore! Contemplami sulla paglia. Dopo aver creato il mondo, mia Madre e mio Padre putativo non trovano che un po' di paglia su cui adagiarmi. Non v'era posto per Me nel mondo creato! Gira lo sguardo a sinistra (gli affreschi della Cappella): il Calvario... Le mani legate, il pagano mi chiede che cos'è la verità? Che cos'è la verità? ripete ancor oggi il pagano, l'ateo. La verità è una formula chimica, risponde, che fa incendiare il mondo in pochi secondi. L'uomo moderno ha trovato la verità; è felice, non cerca altro. Da solo non posso salvare il mondo... Lo salvai da solo sul Calvario, effondendo fino all'ultima goccia il mio Sangue, ma ora ho le Mani legate come davanti a Pilato. Ho fatto all'uomo un gran dono, non posso più ritirarlo, e l'uomo abusa del mio dono.

Io:  Questa Voce è di una dolcezza e di una tristezza infinita, che mi par di dover morire di dolore. Sembra di ascoltare un uomo, eppure è Dio!

Voce Divina: Continua: Neppure la mia Chiesa s'accorge più della mia Presenza, perché se se ne accorgesse, le cose non andrebbero così! Non se ne accorgono neanche coloro che col potere del loro eterno sacerdozio mi fanno scendere dal Cielo. Non sono davvero l'Eterno ripudiato, l'Eterno incompreso?

Io:  O Gesù, che cosa posso fare per consolarti?

Voce Divina  Amarmi, amarmi molto! Tutto il resto è mio, "caeli et terra et qui habitant in ea": Solo l'amore della mia creatura non è mio ed è quello che lo cerco. 28 dicembre 1967 

Sorella: Si oscurerà il Cielo... Cadranno le tenebre su tutta la terra. La terra sarà avviluppata in un nero mantello per giorni e per notti! Ma non è ancora la fine del mondo perché il Signore non intende per il momento distruggere il suo capolavoro... Sarà il simbolo delle tenebre dell'intelletto dell'uomo e farà buio su tutta la terra fino a quando gli atei, coloro che non credono in Dio, i costruttori dei mezzi di distruzione leveranno anch'essi gli occhi verso il cielo sbalorditi e attoniti per implorare un barlume di luce. Dopo ritornerà a splendere il sole. Non ti dico che queste cose si avvereranno proprio adesso. È ancora tempo di Misericordia e di Perdono e bisogna implorarli con tutte le vostre forze. 3 gennaio 1968


Voce Divina: Le Congregazioni religiose, figlia mia!... In generale quasi tutte hanno aperto i battenti allo spirto del mondo e non vi è più posto per Me in questi asili... Per tante di esse sarebbe meglio se non esistessero! Le riforme che allettano, piacciono a tutti. Tu tieniti sempre accanto a me affinché ti faccia docile strumento del mio amore per il mondo. (A questo punto ho rinnovato la mia offerta di vittima).

Voce Divina: Sì! Per le anime religiose, uomini e donne, e per i Sacerdoti affinché non cresca ancor di più nel mondo il numero di queste anime che mi onorano solo con le labbra, mentre il loro cuore è lontano da me! 9 gennaio 1968 

Io: Gesù, mi offro per quelle anime religiose... per quei Sacerdoti...

Voce Divina: Sì! Le anime religiose che vanno a zonzo!...  I Sacerdoti che hanno in mano la coppa dei piaceri e non tralasciano di bere fino all'ultima goccia. Non era questa la riforma che la Chiesa proponeva! 11 gennaio 1968

Il "castigo" è solo ritardato se questo regno di Misericordia e di Perdono non sarà riconosciuto e sfruttato dall'uomo. Il mio regno non è di questo mondo. Se il mio regno fosse di questo mondo, comanderei a tutti gli uomini e a tutti gli elementi di sottomettersi; e uomini e cose si sottometterebbero.

Ma il mio regno è il regno di tutti coloro che sono con Me, non è di questo mondo. Perché incessante è la mia preghiera al Padre: Padre! Che essi pure siano con Me, là dove Io sono, affinché vedano la gloria tua e quella che Tu a Me hai dato. V'è posto per tutti nel mio regno e là dove Io sono, desidero che siano tutti quelli che il Padre ama come Io stesso amo il Padre. Nel mio regno non tramonta mai il sole.

Li è l'eterna primavera e il completo riposo in Dio. Non è breve la pena se eterno è il godimento? Non v'è un orologio che misuri questo tempo, perché la beata eternità non si misura in lunghezza, né in altezza, né in durata, né in profondità. Ti ho scelta quale strumento per manifestare il mio Amore al mondo. Ascolterai quindi la mia Voce. 20 gennaio 1968

[...]

Io:  O Gesù, dimmi tutte le tue pene perché voglio condividerle con te, con la tua SS.ma Madre! 

Voce Divina:  O figlia mia, la pena delle pene sono i Sacerdoti indegni e sono tanti e se ne moltiplica il numero. Scrivilo affinché si sappia, affinché si legga!... 29 gennaio 1968

[...]

Voce Divina: [...] Quel volto che ti ho promesso di farti contemplare in Cielo, è ora in tutto il Suo splendore nella tua anima. Vedi, figlia mia, come le anime ricevono male la croce delle tribolazioni? Ma Esse non sanno ciò che mi costa veder soffrire così tutta l'umanità, Io verserei tutto il mio Sangue per risparmiare a ciascuno di voi le vostre lacrime. Vorrei prendere su di Me il fardello dell'umano dolore e da solo portarne il peso, così come feci allora. Purtuttavia, se si potesse vedere quale peso di gloria futura è attribuito al dolore di quaggiù, sarebbero le anime stesse a chiedermi di mandar loro croci e sofferenze. Io voglio portare nel Regno del Padre mio le anime, ecco perché le visito col dolore. Ma sono poche, anche fra le anime consacrate, quelle che approfondiscono questo mistero d'Amore.

lo sono l'Amore! L'Amore che vuole sempre dare. Ma chi mi capisce? Sono poche le anime che capiscono il mio Amore!... 21 aprile 1968 

Apri, figlia mia, il tuo cuore a grandi speranze!

Io: Quali sarebbero o Gesù? 

Voce Divina: L'avvento del mio Regno d'Amore e la beata eternità! 22 aprile 1968

[...]

Voce Divina: Devi proprio credermi, figlia mia, ho bisogno d'amore!... Così come un affamato ha bisogno di pane e come un assetato ha bisogno d'acqua, Io ho bisogno di amore. 15 marzo 1969

Il mondo moderno è la mia rinnovata Passione! Anche se tutti i miei Sacerdoti mi abbandonassero, così come mi abbandonarono i miei Discepoli e Io rimanessi con uno solo di essi, come rimasi solo con Giovanni sul Golgota, Io rinnoverò il mondo! 19 marzo 1969 


Sono i miei Teologi, i Dottori della legge che speculano sui libri per cercare le Verità secolari! Ma l'Amore non si trova fra le pagine dei libri e neppure la Fede! Hanno perduto l'Amore e con l'Amore, anche la Fede! Ed ora, come gli antichi Dottori di Gerusalemme, cercano di convincere il popolo. I misteri bisogna accettarli come tali e come tali viverli. La Fede è un dono di Dio che bisogna sviluppare e accrescere con l'amore. Il Teologo cerca fra le pagine del libro l'Amore, ma l'anima mistica, la mia sposa, lo trova piantato nel suo cuore, così come i chiodi furono piantati nella mia Carne.

Il rinnovamento sarà come una nuova creazione ed allora molti crederanno in Me. Da tanto male, tirerò fuori tanto bene. Ora voi gemete come una madre nelle doglie del parto. Piange e si rattrista la Chiesa tutta, il Papa, il popolo di Dio dinanzi a tanti lutti, tanto disordine che grava su tutta l'umanità; ma quando sarà nato l'uomo nuovo, quando il mondo sarà rinnovato nel suo dolore e nella sua pena, allora il vostro pianto si muterà in grande gioia. Sarà questo il nuovo giorno, la nuova epoca che finalmente sostituirà all'odio l'amore e gli uomini davvero diventeranno fratelli fra loro e nel mio Nome.

La parola di Dio non si soffochi, né si metta a tacere, perché la Sua parola è eterna, come eterno è il suo Essere.
Nulla è mutato in Me!

Sono Misericordia, Perdono e Amore!

Il Buon Pastore veglia sul suo gregge e le sue pecorelle ascolteranno la Sua Voce e vi sarà un solo ovile sotto un solo Pastore! II tempo non conta, ciò che conta è l'eternità! Quando tutto sembra perduto, allora tutto è guadagnato. Non temete, o piccolo gregge, il mio Nome è Redentore e Salvatore! Giorno di Pasqua, 6 aprile 1969

Così come i miei Apostoli furono Messaggeri della buona novella dopo aver molto sofferto per Me, ugualmente questa generazione che soffre ed è travagliata, sarà il seme fecondo di una nuova vita che si prepara per il mondo. 7 aprile 1969                      

Portare il peso gli uni degli altri!... Sui dolori che affliggono in questo momento la Chiesa, causati dalle defezioni di anime consacrate, stendi, figlia mia, il velo compassionevole delle tue lacrime e versa sui miei Piedi il profumo delle tue preghiere, così come fece la Maddalena, affinché molti peccati siano perdonati. Continua a dire: Le tentazioni contro la virtù della purezza sono sempre più potenti e senza una grazia speciale e una grande vigilanza è difficile all'anima resistere. Ecco perché i Confessori devono essere misericordiosi con queste anime e aiutarle in tutti i modi a risollevarsi con l'aver molta fiducia in Me, che posso e voglio riammetterle al convito celeste. 17 aprile 1969

Io:  O Gesù, suscita il Condottiero, colui che introdurrà il tuo popolo nella terra promessa. 

Voce Divina: E Gesù mi risponde: Il mio Condottiero è Paolo VI, Apostolo delle genti. Se se ne volesse ascoltare la parola!... 

Manderò lo Spirito Santo per rinnovare la faccia della terra e sarà come una seconda Pentecoste. Hai visto quel Cuore i cui raggi toccavano la terra? Ebbene! Così sarà! Dal mio Cuore partirà la gran Luce per illuminare tutti i popoli seduti nelle ombre del peccato e della morte. Pentecoste, 25 maggio 1969


Luciano Mirigliano

VEDI: «IL CASTIGO DEL CIELO È IMMINENTE? → LE PROFEZIE COINCIDONO: “FIGLI MIEI, NON DORMITE. L’ORA È VICINA.”»


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MARIA VALTORTA

«Ora ti chiedo una cosa. Tu sai, e ci pensi con dolore, che molte particole vengono sparse fra sozzure e rovine, nella devastazione delle chiese. E’ come fossi Io travolto perché Io sono nel Sacramento. Ebbene metti, idealmente, il tuo amore come un tappeto prezioso, come una tovaglia di purissimo lino per raccogliere Me-Eucarestia, colpito, ferito, profanato, cacciato dai miei Tabernacoli, non dai piccoli uomini che colpiscono le mie chiese - essi non sono che gli strumenti – ma da Satana che li muove. Da Satana che sa che i tempi stringono e che questa è una delle lotte decisive che anticipano la mia venuta.

Sì. Dietro il paravento delle razze, delle egemonie, dei diritti, dietro il movente delle necessità politiche, si celano, in realtà, Cielo e Inferno che combattono fra loro. E basterebbe che metà dei credenti nel Dio vero - ma che dico? meno di questo, meno di un quarto dei credenti - fosse realmente credente nel mio Nome perché le armi di Satana venissero domate. Ma dove è la Fede?

Ama Me Eucaristico. L’Eucarestia è il Cuore di Dio, è il mio Cuore. Vi ho dato il mio Cuore nell’ultima Cena; ve lo do, purché lo vogliate, sempre. E non concepirete in voi il Cristo e non lo darete alla luce se non saprete far vivere in voi il suo Cuore. Quando nel grembo di una donna si forma una creatura, cosa si forma per prima cosa? Il cuore. Così è per la vita dello spirito. Non darete il Cristo se non formate in voi il suo Cuore amando l’Eucarestia che è Vita e Vita vera. Amando come mia Madre amò Me, appena concepito.

Oh! che carezze, attraverso la sua carne vergine, a Me, informe e minuscolo, che palpitavo in Lei, col mio cuoricino embrionale! Oh! che palpiti, attraverso le oscure latebre dell’organismo, comunicavo Io al suo cuore, dal profondo di quel Tabernacolo vivo dove mi formavo per nascere e morire per voi, crocifiggendo il cuore di mia Mamma alla mia stessa Croce, per voi!

Ma Io gli stessi palpiti ve li comunico al cuore quando mi ricevete. La vostra pesantezza carnale e intellettuale non vi permette di percepirli, ma Io ve li do. Tu apriti tutta per ricevermi.

Tu, molte volte al giorno - non posso dirti: ad ogni momento, ma se fossi un cherubino e non una creatura che della materia ha le stanchezze ti direi: ogni momento - ripeti questa preghiera: 

Gesù che sei colpito nelle nostre chiese per mano di Satana, ti adoro in tutte le particole sparse e distrutte fra le rovine. Prendi me per tuo ciborio, per tuo trono, per tuo altare. Conosco di non esserne degna, ma Tu ami stare fra coloro che ti amano ed io ti amo per me e per chi non ti ama. Mi imporpori come sangue il dolore perché io divenga degno ornamento per ricevere Te che vuoi essere simile a noi in quest’ora di guerra. Il mio amore sia lampada che arde davanti a Te, Santissimo, e il mio olocausto incenso. Così sia”. »


QUADERNO N°1 – 4 giugno 1943







NOTA  –  "Il gran Messaggio d'Amore" è pubblicato con Imprimatur ecclesiastico. Il libretto, il 1 gennaio 1972, ricevette su "L'Osservatore Romano" una lunga e favorevole recensione di Lorenzo Bracaloni. Nel mese di febbraio del 1972 fu inviata una copia dei messaggi anche a Papa Paolo VI che, con una lettera a firma di G. Benelli, mandò la sua benedizione alla religiosa e al suo Padre Spirituale. 

La piccola apostola del Divin Volere, Adriana Pallotti, lo ha sempre distribuito e divulgato sin dagli esordi insieme al gran Carisma della Divina Volontà. Inoltre, questo post lo dedico, simbolicamente, al mio caro amico e fratello Marco, nel giorno del suo compleanno.