sabato 25 marzo 2017

«LE ULTIME PAROLE DI ADRIANA → “GESÙ TI AMO”»

E sovrumani silenzi, e profondissima quiete.
E mi sovvien l'eterno.
E il naufragar m'è dolce in questo mare.
Infinito.

Sì. 
La bellezza salverà, ancora, il mondo e la Chiesa. 
Gesù Cristo. 
La Divina Volontà.
+
Luciano Mirigliano


    Oggi, giorno dell'Annunciazione dell'Angelo a Maria e tu, piccina mia, Adriana, avresti compiuto: “cento anni”. Quaggiù! Ma il Signore, lento all'ira e grande nell'amore, così geloso e fiero di te, ha voluto raccoglierti innanzi ancor prima. Primula generosa del paradiso, vera “pfdv”. Nata tra la primavera e i mandorli della terra ad annunziar a tutti la bella stagion dei fiori, l'arrivo del nuovo mondo. 

Fiat Fiat!

   Sebbene un nulla, sei entrata ormai col tuo graziosissimo tocco e “invisibile” sacrificio, in punta di piedi a far parte di una storia eterna che non avrà mai fine. E tuttavia vi rimarrai per sempre, iscritta nel cuore della vera Chiesa; come in Cielo così in terra. Di quell'istituzione divina che da duemila anni fa prodigi inauditi e da vera Madre al mondo, a tutti, ai piccoli come noi. Sposa di Cristo, incorruttibile sino alla fine perché le tenebre mai potranno prevalere sui figli della luce, su quel piccolo resto che la mantiene pura e immacolata. 

  Tu, piccola. Tu, formidabile e speciosa creatura, dall'apparenza insignificante, fragile, di poco conto e valore. Ma nonostante ciò di grande esempio, fervente  e instancabile “annunciatrice” del Regno di Dio.

Del: «Terzo Fiat Santificante».


   Ammirevole come sempre nel trasmettere con coraggio a tanti pellegrini e uomini di Chiesa il Carisma sublime del Divin Volere.

      Da “sola”. Fino a notte fonda ti privavi del giorno, di tutto. Del tuo spazio, del tuo tempo, del tuo riposo per parlare di Luisa a tutti. Del vivere non più umano ma bensì divino, nell'adorabile Volontà di Gesù. Tutta la tua vita spesa generosamente per tal glorioso mandato ricevuto addirittura da Padre Pio. Quella luce interminabile di cui parlavamo di continuo ora ti avvolge come tessuto fra gli Angeli e i Santi, che, adoranti, stanno intorno al trono della SS. Trinità.

     Sì, è proprio il caso di dirlo. Il Cielo in una stanza, anzi: in una “Casa di Preghiera”. Insieme, uniti in quel Fiat Divino, abbiamo toccato più e più volte questo Cielo di Dio, con un dito. Sebbene fossimo sulla terra e ignorati da molti, perseguitati. Avrebbero dovuto proteggerti diletta mia e farsi tuo scudo anziché abbandonarti, ma ora è evidente come non mai che non erano dei “nostri” (v. Massoneria – cfr. 1 Gv 2, 18-21).

   Ogni qualvolta leggevamo questi scritti paradisiaci di mamma Luisa volavamo talmente in alto da rimanere scossati dall'estasi divina, reale. Altroché! Non sei mai stata colpita e affondata, colata a picco. La nostra barca invece, velocissima, faceva “luce” da tutte le parti.


Gandhi diceva: «Prima ti ignorano, poi ti combattono, poi vinci».


     Grazie anche al tuo sacrificio questo specialissimo Carisma per il quale hai donato tutta te stessa, la vita ormai è inarrestabile nel mondo, corre a tutte le latitudini. Contro ogni previsione e assalto infernale da parte del Nemico, Satana, il quale sa bene di aver le ore contate e di non poter fare niente contro i figli di Maria. Il “Dono” si sta propagando dappertutto, sempre più, sino agli estremi confini della terra (cfr. Atti 1,6-8).


    Onorato pertanto d'averti incontrato, in questa valle di lacrime, su quella Via che certamente riporta a Casa sani e salvi: santificati. Laddove il Sole non tramonta mai. Sì: “Al ciel, al ciel, al ciel andrò a vederla un dì ”.


« TOTUS TUUS EGO SUM ET OMNIA MEA TUA SUNT. 
[...] PRAEBE MIHI COR TUUM, MARIA. »

   «Infine dobbiamo sapere che saranno dei veri discepoli di Gesù Cristo, che camminano sulle orme della sua povertà, dell'umiltà, del disprezzo del mondo e della carità, insegnando la via stretta di Dio nella pura verità, seguendo il santo vangelo e non le massime del mondo, senza vivere in ansia né avere soggezione per nessuno, senza risparmiare, o farsi condizionare, o temere nessun mortale per potente che sia. 

   Avranno nella loro bocca la spada a due tagli della parola di Dio; sulle loro spalle porteranno lo stendardo della Croce, segnato dal sangue, il crocifisso nella mano destra e la corona del Rosario nella sinistra, sul loro cuore i santi nomi di Gesù e di Maria, e in tutta la loro condotta si ispireranno alla semplicità e alla mortificazione di Gesù Cristo. 


   Ecco i grandi uomini che verranno, ma che Maria farà sorgere per ordine dell'Altissimo, per estendere il suo impero su quello dei non credenti, dei pagani, dei musulmani. Ma quando e come avverrà questo? Dio solo lo sa, noi dobbiamo tacere, pregare, desiderare e attendere: ho sperato, ho sperato nel Signore ».


Trad. dal latino: « Io sono tutto tuo e tutto ciò che è mio è tuo. [...] Offrimi il tuo cuore, o Maria. »
Trattato della vera devozione a Maria, 1712. Di San Luigi Maria Grignion de Montfort.



*

*


*XXXIV VOL. 10 FEBBRAIO 1937*

IL REGNO DEL VOLER DIVINO SARÀ IL REGNO DELLA REGINA DEL CIELO;

I SUOI DESIDERI ARDENTI E LE SUE PREGHIERE INCESSANTI;
ASSALTI D'AMORE CHE DÀ ALLA DIVINITÀ PER OTTENERLO. 
COME METTERÀ LA SUA VITA A DISPOSIZIONE DELLE CREATURE,
PER DARE LORO LA GRAZIA DI FARLE VIVERE DI VOLONTÀ DIVINA.

Mi sentivo tutta immersa nel Voler Divino, mi pareva che Cieli e terra sospirassero, pregassero che venga il suo regno sulla terra, affinché una sia la Volontà di tutti e vi regni come in Cielo così in terra. A questo si univa la Regina del Cielo, che coi suoi sospiri ardenti investiva tutto, muoveva, univa tutto a sé, Angeli, Santi e tutta la Creazione, per chiedere coi suoi stessi sospiri e con la stessa Volontà Divina che Lei possiede, che quel Fiat scenda nei cuori e vi formi la sua Vita. Ma mentre pensavo ciò il mio sempre amabile Gesù, facendosi vedere tutto amore, sospirava forte, il cuore gli batteva tanto, come se volesse scoppiare, mi ha detto: 


"Figlia del mio Volere, ascoltami, il mio amore sta per sommergermi, non posso più contenerlo, a qualunque costo, ancorché dovesse travolgere Cielo e terra, voglio che venga a regnare la mia Volontà sulla terra. A questo si unisce la mia Mamma Celeste, la quale senza mai cessare, mi dice, mi ripete: Figlio, fa’ presto, non più indugiare, usa i tuoi stratagemmi d'amore, fatelo da quel Dio Potente che siete, fa’ che il tuo Volere investa tutti e con la sua Potenza e Maestà, unito ad un amore a cui nessuno potrà resistere, prenda possesso di tutti e vi regni come in Cielo così in terra”. E questo me lo dice con tali sospiri ardenti, con palpiti infocati, coi suoi stratagemmi d'amore di Madre, che non posso resistere, fino a soggiungermi: 

  “Figlio mio, Figlio del mio Cuore, mi hai fatta Regina e Madre ed il mio popolo ed i miei figli dove sono? Se fossi capace d'infelicità sarei la Regina e la Madre più infelice, perché posseggo il mio regno e non ho il mio popolo che viva della stessa Volontà della sua Regina e se non ho i miei figli a cui posso affidare la grande eredità della loro Madre, dove troverò la gioia, la felicità della mia Maternità? Perciò fa’ che regni il Fiat Divino ed allora la Mamma tua sarà felice ed avrò il popolo ed i figli miei che vivranno insieme con me, con la stessa Volontà della Madre loro”. 


     Credi tu che a questo parlare della Madre mia che mi fa risuonare continuamente all'orecchio e che dolcemente investe il mio Cuore come frecce e ferite d'amore continuo, io possa restare indifferente? Non posso e neppure lo voglio. Molto più che Lei mai mi ha negato nulla, quindi mi manca la forza di negarmi a Lei, il mio Cuore Divino mi spinge a contentarla; tu unisciti a noi e sospira e prega che la mia Volontà sia conosciuta e venga a regnare sulla terra e per confermarti maggiormente ciò, voglio farti sentire la dolce Mamma mia.


In questo mentre me la son sentita vicina, mentre nascondendomi sotto il suo manto azzurro e prendendomi nel suo grembo materno, con un amore che non so dire, mi ha detto: 

   "Figlia del mio Materno Cuore, il regno della Divina Volontà sarà regno mio, a me la Trinità Sacrosanta lo ha affidato, come mi affidò il Verbo Eterno quando scese dal Cielo in terra, così mi affidò il suo ed il mio regno, perciò i miei sospiri sono ardenti, le mie preghiere incessanti, non faccio altro che assalire la Trinità Santissima col mio amore, coi diritti di Regina e di Madre che mi diede, affinché ciò che mi affidò venga alla luce, formi la sua vita, affinché il mio regno trionfi sulla faccia della terra. Tu devi sapere che è tanto il mio desiderio che mi brucia, che mi sento come se non avessi gloria, mentre ne ho tanta che Cieli e terra sono riempiti, se non vedo formato il regno della Divina Volontà in mezzo ai figli miei, perché ognuno di questi figli che vivranno in esso, mi darà tanta gloria, da raddoppiarmi la gloria che posseggo, perciò vedendomi priva, mi sento come se non avessi gloria di Regina ed amore di Madre dai figli miei, perciò nel mio Cuore li chiamo sempre e vado ripetendo: 


   “Figli miei, figli miei, venite alla Mamma vostra, amatemi da Madre come io vi amo da figli, se non vivrete di quella stessa Volontà con cui io vissi, non potrete darmi l'amore di veri figli, né potrete conoscere dove giunge il mio amore per voi”. 


     Tu devi sapere che è tanto il mio amore e le mie ansie ardenti che voglio che questo regno esista sulla terra, che scendo dal Cielo, giro per le anime per vedere chi sta più disposta a vivere di Voler Divino, faccio la spia e, quando le vedo disposte, entro nei loro cuori e formo la mia vita in esse, come preparazione, onore e decoro di quel Fiat che prenderà possesso e formerà la sua vita in loro. 


     Perciò io sarò inseparabile da loro, metterò la mia Vita, il mio amore, le mie virtù, i miei dolori a loro disposizione, come muro di fortezza insormontabile, affinché possano trovare nella loro Madre ciò che ci vuole per vivere in questo regno sì santo. Ed allora sarà la mia festa completa, il mio amore si riposerà nei figli miei, la mia Maternità troverà chi mi ama da figlio e darò grazie sorprendenti e metterò tutto in festa, Cielo e terra, agirò da Regina largheggiando con grazie inaudite. Perciò, figlia mia, starai unita con la tua Mamma, affinché preghi e sospiri con me il regno della Divina Volontà.

sabato 4 marzo 2017

«AVVERTIMENTO → “ODIARE IL MALE IN MODO DIVINO”»

“QUI PER LA PRIMA VOLTA APPARVE CHIARO IN OCCIDENTE
CHE IL CRISTIANESIMO POTEVA VANTARSI
D'AVER SCHIACCIATO IL DRAGO,
IL QUALE ERA TUTTE LE ALTRE FEDI:
ESSE AVEVANO DOVUTO TRASMETTERE ALL'ANGELO
OGNI LORO SPECULAZIONE E OGNI LORO SEDUZIONE.
L’APPARIZIONE GARGANICA ABBAGLIÒ TUTTA L’EUROPA.”
Giuseppe Ungaretti

*
*LUISA PICCARRETA*
«70° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA AL CIELO»

*

CHIESA MILITANTE E FUOCO AMICO


Domanda: v’è condanna peggiore che separarsi da Cristo, dalla sua adorabile Divina Volontà?

   «Demonio: Chi vive secondo la legge dell'Altissimo non conta niente, è deriso, è calpestato, è disprezzato. Ma sono anche costretto a dirvi che un giorno si capovolgeranno le sorti: i gaudenti saranno colpiti dalla giustizia dell'Altissimo. Per questo, o uomini, pensate alla vostra fine; la vostra vita e i vostri piaceri passeranno molto più in fretta di quanto non pensiate. Chi invece in questa vita ha sofferto ed è stato umiliato per la sua fedeltà conoscerà la gloria per la vita eterna. Sembravano sconfitti, ma appariranno vincitori; sembravano pazzi, ma appariranno come i veri sapienti, perché hanno guardato all'esempio di Colui (Si riferisce a Cristo) che li ha preceduti e sostenuti con la sua forza. Come fu cantato il solenne "Osanna" quando Lui (Si riferisce ancora a Cristo) entrò nei cieli, con altrettanta gioia saranno accolti i suoi nella gloria eterna. Dopo una vita di dolori e di disprezzo, di vergogna e di fatica, di tenebre e di croci ... raccoglieranno e per sempre la gioia meritata. Il pensiero della loro vittoria ci riempie di rabbia. Ma ora bastaaaaa... non voglio più parlare! ». (IL CIELO COSTRINGE SATANA A PARLARE. ESORCISMO DI PADRE HEINRICH KREUZER 21.02.1984 — “Chi serve la verità è calpestato in questa vita”)

   Nel gergo militare il “fuoco amico” sta ad indicare una particolare circostanza in cui dei soldati o mezzi per la difesa vengono a trovarsi sotto un tipo di attacco davvero molto insidioso, imprevedibile e dal quale riesce assai più difficile difendersi, quindi “salvarsi”. Vale a dire stare in prossimità del mirino, vicino, nel “fuoco” incrociato delle proprie batterie o sotto tiro a quelle alleate. 

   Sì, questi sono i proiettili dei nemici “nascosti”, i cosiddetti dardi infuocati dei nuovi Giuda degli ultimi tempi, quelli scagliati contro Verità e Vita. Mentre avanza implacabile sulla via del mondo, asfaltato come non mai dall'oscura volontà dell'uomo, il gusto dell'orrido, l’orrore della morte seconda:

   «Vidi poi un grande trono bianco e Colui che sedeva su di esso. Dalla sua presenza erano scomparsi la terra e il cielo senza lasciar traccia di sé. Poi vidi i morti, grandi e piccoli, ritti davanti al trono. Furono aperti dei libri. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati in base a ciò che era scritto in quei libri, ciascuno secondo le sue opere. Il mare restituì i morti che esso custodiva e la morte e gli inferi resero i morti da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere. Poi la morte e gli inferi furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco. E chi non era scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco.» Ap 20, 11-15

   Colpi su colpi e più laceranti che mai, perciò “mortali”. Questi non meglio identificabili esseri hanno succhi gastrici talmente potenti da poter divorare, distruggere in un istante qualunque preda o meglio “verità” dell'Evangelo, scomoda, non in linea con le loro ormai pubbliche e sinistre menzogne. Il sentimento della vergogna è scomparso per sempre dal loro putrido cuore. Una orribile mutazione.

Sì, la specie cattolica è davvero a rischio estinzione. 

IL GIUDICE INIQUO
   Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: «C'era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi». E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare? Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?». Lc 18,1-8

Come si realizzerà la venuta del Signore nella gloria?

   Dopo l'ultimo sconvolgimento cosmico di questo mondo che passa, la venuta gloriosa di Cristo avverrà con il trionfo definitivo di Dio nella Parusia e con l'ultimo Giudizio. Si compirà così il Regno di Dio. [Catechismo della Chiesa Cattolica - Compendio n. 134]
  
   Il “fratricida” spirituale, ossia la più temibile forma di assassinio o omicidio perpetrato proditoriamente, è l’uccisore dell'anima del proprio fratello o della propria sorella. Con tale atto così sacrilego tal individuo che si professa "cattolico" rinnega non solo la propria appartenenza alla comunità religiosa. Ma chi promuove scandali e commette siffatti e inenarrabili reati ha anche provocato una terribile rottura, cioè un dissenso universale all'interno, proclamando di fatto un'irrevocabile “scisma”. Stiamo forse assistendo alla profetica impostura nella Chiesa descritta dal Catechismo?

    Ecco il punto. Qui non si tratta affatto di giudicare, ma di prendere piuttosto le dovute distanze, infinite, dal “male”  imperante.

    “La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra [Cf Lc 21,12; Gv 15,19-20] svelerà il "Mistero di iniquità" sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell'apostasia dalla verità.” [CCC n. 675 – L'ultima prova della Chiesa.]

    Si definiscono custodi superiori e promotori della vita e praticano invece le vie della morte, favorendo il consenso a norme inique come l’aborto, l’eutanasia, la distruzione della famiglia naturale con “unioni civili” aberranti e dissolute. Scaltri ed ostinati come i figli delle tenebre, anziché miti ed umili di cuore:

“Guai a coloro che chiamano
bene il male e male il bene,
che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre,
che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro.
Guai a coloro che si credono sapienti
e si reputano intelligenti”.
Isaia 5, 20-21



LA MADONNA CONDANNA LA MASSONERIA
Non disprezzate le profezie (1Tess 5,20)   

    «Il Sacramento del Matrimonio che simboleggia l'unione di Cristo con la Sua Chiesa sarà attaccato e profondamente profanato. La Massoneria, che sarà al potere, approverà leggi inique con lo scopo di liberarsi di questo sacramento. Inoltre, in questi tempi infelici, vi sarà una lussuria sfrenata… In questo supremo momento di bisogno della Chiesa, quello che dovrebbe parlare rimarrà in silenzio.

    Il Clero secolare lascerà molto a desiderare perché i sacerdoti diventeranno negligenti nei loro sacri doveri. Non avendo la bussola divina essi si allontaneranno dalla strada tracciata da Dio per il ministero sacerdotale e saranno attaccati ai beni e alle ricchezze… Quanto soffrirà la Chiesa durante questa notte buia! Mancando un Prelato e Padre che li guidi con amore paterno, dolcezza, fortezza, saggezza e prudenza, molti sacerdoti perderanno il loro spirito, ponendo le proprie anime in grande pericolo. Questo segnerà l’arrivo della Mia ora".

   "Attraverso l’acquisizione del controllo su tutte le classi sociali, le sette tenderanno a penetrare con grande astuzia nel cuore delle famiglie e distruggeranno persino i bambini. Il diavolo si farà gloria di nutrirsi con perfidia dei cuori dei bambini. L’innocenza dell’infanzia quasi scomparirà. Così si perderanno le vocazioni dei religiosi. E questo sarà un vero disastro. I religiosi abbandoneranno i loro doveri sacri e si allontaneranno dalla via segnata per loro da Dio…

    Satana avrà il controllo di questa terra attraverso gli errori di uomini senza fede i quali, come una nuvola nera, oscureranno il cielo della repubblica consacrata al Sacro Cuore del Mio divino Figlio. Questa repubblica, avendo consentito l’ingresso di tutti i vizi, dovrà subire ogni sorta di castighi, tra i quali ci saranno pestilenze, carestie, lotte fra le persone e gli stranieri che indurranno un gran numero di anime all’apostasia e alla perdizione... E per disperdere queste nubi nere che nascondono il giorno chiaro della libertà della Chiesa, ci sarà una formidabile e terribile guerra nella quale scorrerà il sangue di nativi e stranieri, di sacerdoti regolari e secolari e anche di monache…Quella notte sarà la più orribile, perché sembrerà all’umanità che il male abbia trionfato; e allora la mia ora sarà giunta per detronizzare l’orgoglioso Satana in una maniera sorprendente, schiacciandolo sotto il mio piede e incatenandolo negli abissi infernali, liberando così finalmente la Chiesa e la Nazione dalla sua crudele tirannia".» [Madonna del Buon Successo, Quito, 21 Gennaio 1610]

   Carne, carne e poi carne. Niente spirito. Terra, terra e poi ancora terra. Niente Cielo. Nelle loro parole, del vero Signore Gesù nuovamente tradito, non ne parlan più. Il peccato di superbia di Lucifero si perpetua inesorabile. La disobbedienza al Padre Nostro (cfr. Atti 5,29) continua da secoli nel Mysterium iniquitatis. 

Perfino San Pio da Pietrelcina sosteneva: «Meglio una Chiesa vuota che profanata e piena di diavoli». 

   «Certo, il diavolo non è l'unico responsabile di questo disastro, ma ne è il primo e principale istigatore, colui che disturba le menti degli uomini e le porta a confondere la verità con l'errore, il bene col male; colui che inaridisce i cuori e indebolisce le volontà. E così, per l'azione corrosiva e martellante di questo nemico invisibile, anche molti cristiani, da figli di Dio quali erano, si ritrovano ad essere povere larve di umanità, vermi striscianti, impantanati nel fango di una vita senza Dio e contro Dio. E la risposta di molti pastori di anime davanti a questo disastro è solo quella del silenzio sull'esistenza e sull'azione nefasta del diavolo. Alcuni altri poi, pastori rinnegati, traditori del Signore e della loro missione, assassini di anime e nemici della verità, più ostinati nel demolire il regno di Dio che impegnati a edificano ... del diavolo negano perfino l'esistenza... con sua grande soddisfazione. Dunque, tace (o nega) chi dovrebbe parlare.» [Da: “Gloria o dannazione” – Sac. Enzo Boninsegna]

La menzogna e il vizio dilagano sempre più a Roma, mentre di contro sembrano morte e sepolte la verità e la virtù: 

   «Voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna». Gv 8,44

   «Ma con profondo dolore bisogna aggiungere che se in passato gli assalti alla Chiesa provenivano prevalentemente dall'esterno, oggi sempre più spesso vengono anche dal suo interno. Il diavolo che ieri ha fatto crocifiggere il Cristo, cerca oggi di crocifiggere la Chiesa e lo fa in buona parte per mezzo di nuovi Giuda: figli e ministri della stessa Chiesa. Durante un esorcismo il diavolo ha svelato la sua terrificante strategia: “Ci saranno molti apostati e io mi servirò di molti preti per costruire la mia chiesa”.» [Da: “Gloria o dannazione” – Sac. Enzo Boninsegna]

   Prelati, vescovi e sacerdoti che purtroppo non “parlano” più secondo i doveri del proprio stato delle verità evangeliche da testimoniare, non negoziabili. Ma anche bravi giornalisti e scrittori che, sebbene parlino, tuttavia a volte lo fanno in maniera decisamente impropria o addirittura fuorviante; contribuendo in tal maniera al depistaggio della verità e ad incrementare la confusione del diavolo con errori di valutazione veramente madornali. Il Cristianesimo è essenzialmente un cammino penitenziale, quaresimale, di mortificazione continua dell’umano volere. Non è sempre facile ricordarlo, neppure mantenere eretta la posizione; malgrado ciò però dovremmo stare ciascuno al nostro “posto” e sprofondare nel proprio “nulla”.

    Un detto autorevole degli antichi Padri del deserto afferma che: «l’umiltà è l’arte di trovarsi esattamente al proprio posto». Difatti però nella lotta, quei pochi cattolici genuini rimasti ancora in piedi con la schiena dritta sono privi di figure di riferimento, ovvero di “autorità” ecclesiastiche credibili e degne di nota che, stando al proprio posto di combattimento, possano confermarli nella loro vera fede. Quasi tutti, tacciono e si nascondono.

Da chi andremo, Signore? Tu o consolatore, tu solo hai parole di vero amore. (Cfr. Gv 6,68)

   Perché Gesù ci invita allora ad odiare il male in maniera non umana, ma piuttosto divina, ossia in modo assoluto; cosa intende dirci? Voi ricordate i tre pastorelli a Fatima, in particolare Francesco e Giacinta dopo la visione dell’inferno esperita grazie alla Madonna? Garabandal? Sì, questa è la direzione; questi sono i tempi dell’avvenire. Di un futuro piuttosto oscuro se non si cambia in fretta traiettoria, vita e Volontà.

   Il traguardo finale del mondo, della storia che cammina da millenni lungo gli argini del dolore, dentro al fiume dell’umano volere, di una creatura umana che sopravvive da circa sei mila anni su un pianeta disabitato dall’amore è il Regno di Dio, della Divina Volontà: come in Cielo così in terra.

  Tuttavia però il tragitto lungo e tortuoso di quest'uomo ormai stanco e affaticato, oppresso sta conducendo ad un epilogo a sorpresa davvero glorioso, inaudito. Egli, ch'è la sua pupilla, l’immagine stessa del Dio vivente e onnipotente, sebbene decaduto nella colpa. Ma ciononostante resta comunque una creatura unica, la più speciale e anche felicissima perché privilegiata: divina. Ecco il motivo per il quale è invidiata alla massima potenza dalle più infide e avverse potenze del male. Per quel meraviglioso richiamo alle sue origini, nell'ordine ed al suo posto, nello scopo per cui fu creata da Dio; per quell'incredibile progetto del Padre che fa tremar tutto l'inferno e che proprio ora è destinato a compiersi, a farle raccogliere, alla sua amata e incoronata, in eredità, il “dono” dei doni. Un tesoro immenso lasciato ancora lì, in sospeso. O fortunatissima creatura, potente come nessun altra nel cosmo, svegliati e rimettiti la tua corona. 

Altro che utopia! 

"Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza.[Dante – Inferno. Canto XXVI]

   Della SS. Trinità, ella, tal creatura, è stata creata a sua sublime somiglianza. Elevata e chiamata di nuovo a quella gloria che supera ogni altra gloria sinora conosciuta, vale a dire alla santità delle santità. Sì, dall'oscura notte dei tempi, dalla catastrofe che incombe sta per sorgere una nuova fulgida luce, una nuova umanità cristiana, che abbaglierà persino quella del sole con le sue piccole stelle. E Vita nova sarà.

    «Ho detto che ciò dovrà accadere soprattutto alla fine del mondo, e ben presto, perché l'Altissimo e la sua santa Madre intendono plasmare dei santi così eccelsi, da superare in santità la maggior parte degli altri santi, quanto i cedri del Libano sorpassano gli arbusti. Così fu rivelato ad un'anima santa, la cui vita è stata scritta dal De Renty. Queste anime grandi, piene di grazia e di zelo, saranno prescelte da Dio per combattere i suoi nemici frementi da ogni parte. Avranno una particolare devozione alla Vergine santissima. Saranno rischiarate dalla sua luce, nutrite del suo latte, guidate dal suo spirito, sostenute dal suo braccio, custodite sotto la sua protezione, di modo che combatteranno con una mano e costruiranno con l'altra. Con una mano combatteranno, rovesceranno, schiacceranno gli eretici e le loro eresie, gli scismatici e i loro scismi, gli idolatri e la loro idolatria, i peccatori e le loro empietà.» [«Trattato della vera devozione a Maria» di S. Luigi Maria Grignion de Montfort]

O SS. Vergine, Regina di tutti gli Angeli e i Santi, l'ora del tuo agognato trionfo ormai è vicina. Salvaci o Maria e santificaci. 


TERZO FIAT SANTIFICANTE
Luciano Mirigliano*


*


«Chi è da Dio ascolta le parole di Dio:
per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio». 

Gv 8,47

*

*XII VOL. 8 APRILE 1918*

DIFFERENZA TRA IL VIVERE UNITO CON GESÙ,
E VIVERE NEL DIVIN VOLERE.

Ritornando sul punto del vivere nel Volere Divino, mi era stato detto che era come vivere nello stato d’unione con Dio, ed il mio sempre amabile Gesù nel venire mi ha detto:

   “Figlia mia, c’è gran differenza tra il vivere unito con Me, e vivere nel mio Volere”. E mentre ciò diceva, mi ha steso le braccia e mi ha detto: Vieni nel mio Volere, anche un solo istante, e vedrai la gran differenza”.

   Io mi son trovata in Gesù, il mio piccolo atomo nuotava nel Volere Eterno. E siccome questo Volere Eterno è un atto solo che contiene tutti gli atti insieme, passati, presenti e futuri, io, stando nel Volere Eterno prendevo parte a quell’atto solo, che contiene tutti gli atti, per quanto a creatura è possibile. Io prendevo parte anche agli atti che non esistono e che dovranno esistere fino alla fine dei secoli, e finché Dio sarà Dio. Ed anche per questi io l’amavo, lo ringraziavo, lo benedivo, ecc. Non c’era atto che mi sfuggisse. Ed ora prendevo l’amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, lo facevo mio, come era mio il loro Volere, e lo davo a Loro come mio.

    Com’ero contenta di poter dar Loro l’amore Loro come mio, e come Loro trovavano il pieno contento e sfogo completo nel ricevere da me il loro amore come mio. Ma chi può dire tutto? Mi mancano i vocaboli. Ora, il benedetto Gesù mi ha detto:

    “Hai visto che cosa è vivere nel mio Volere? È scomparire. È entrare nell’ambito dell’Eternità. È penetrare nell’onniveggenza dell’Eterno, nella mente increata. E prendere parte a tutto per quanto a creatura è possibile ed a ciascun atto divino. È fruire anche stando in terra a tutte le qualità divine. È odiare il male in modo divino. È quello spandersi a tutti senza esaurire, perché la Volontà che anima questa creatura è Divina. È la santità non ancora conosciuta, che farò conoscere e che metterà l’ultimo ornamento ed il più bello, il più fulgido a tutte le altre santità. E sarà corona e compimento di tutte le altre santità.

   Ora, vivere unito con Me non è scomparire, si veggono due esseri insieme, e chi non scompare non può entrare nell’ambito dell’eternità per prendere parte a tutti gli atti divini. Pondera bene e vedrai la gran differenza”.


















 * Note – Dedicato alla mia piccola Adriana Pallotti, ad una vera combattente della fede Cattolica che ha saputo non solo resistere, ma anche trionfare. Che ha scelto di cavalcare il destriero potente del Divin Volere; la vittoria seguendo il vero Gesù. Un’anima eroica che ha vissuto di Volontà Divina ed odiato il male in modo Divino. Pioniera di una santità sconosciuta, sull’esempio della dilettissima: mamma Luisa. Rimasta al proprio posto, ardente e fedele fino alla fine. Entrata nell’ambito dell’eternità il 22 Dicembre 2016. A te o mia cara, dal dolce Cielo: ora pro nobis peccatoribus. Fiat!