venerdì 25 dicembre 2015

«VI ANNUNZIO UNA GRANDE GIOIA». Lc 2,9-11

*
« Trasformare l'ordinario in un vivere extra-ordinario, eroico; 
la solitudine dei giorni, la noia, in pienezza del cuore. 

Un incanto.


Tornare allo stupore dei bimbi.

Voglio dire che in questo stesso istante, tutto l'universo
si sta prendendo cura di me.

Con il suo bagliore mi sta guardando e cercando per riversarsi in me,
piccolissima creatura.


Le tenebre che mi circondano, possono impedire che io me ne accorga,
tuttavia non possono affatto spegnere la luce possente di questa buona novella.


O angeli e pastori!

O notte Santa di Natale:
quanto vali?!

Sii tu il mio baluardo contro ogni male!

Come sole, tutto ruota attorno a me se vivo in Te mio Redentore!
Nel tuo Divino Volere.


Io lo sento; io lo vivo.
Sono amato all'infinito, per diventare come Te.

Un altro re!

E nulla può contro me.

Solo la mia volontà! »

FIAT VOLUNTAS TUA
Luciano Mirigliano
*
*XXVII VOL. 21 OTTOBRE 1929*

PARAGONE TRA LA VENUTA DEL VERBO SULLA TERRA 
E LA DIVINA VOLONTÀ.


    Mi sentivo tutta impensierita sul Fiat Divino. Mille pensieri si affollavano nella mente, di ciò che il mio dolce Gesù mi aveva detto su di esso, specie sul suo regnare, e poi dicevo tra me: 

    “Ma ora regna sulla terra la Divina Volontà? È vero che si trova dappertutto, non c’è punto dove non esista, ma ha il suo scettro, il suo assoluto comando in mezzo alle creature?”

    Ma mentre la mia mente si perdeva in tanti pensieri, il mio amabile Gesù, uscendo da dentro di me, mi ha detto: 

    “Figlia mia, la mia Divina Volontà regna. Essa è paragonata a Me, Verbo Eterno, che scendendo dal Cielo mi chiusi nel seno della mia Madre Celeste; chi ne sapeva nulla? Nessuno, neppure San Giuseppe all’inizio sapeva del mio concepimento, che Io già stavo in mezzo a loro; solo la mia inseparabile Mamma era a giorno di tutto. 

    Sicché il gran portento della mia discesa dal Cielo in terra era avvenuto, ed in realtà, mentre con la mia immensità esistevo ovunque, Cieli e terra erano immersi in Me, con la mia personalità ero chiuso nel seno materno dell’Immacolata Regina, nessuno mi conosceva, ero ignorato da tutti. 

    Ed ecco, figlia mia, il primo passo di paragone tra Me, Verbo Divino, quando scesi dal Cielo, e la mia Divina Volontà che fa il suo primo passo per venire a regnare sulla terra. 

    Come Io rivolsi i miei primi passi verso la Vergine Madre, così Essa [la mia Volontà], fece i suoi primi passi in te e come ti chiese il tuo volere e tu lo cedesti, formò subito il suo primo atto di concepimento nell’anima tua, e come ti manifestava le sue conoscenze, dandoti come tanti sorsi divini, formava la sua vita e dava il principio alla formazione del regno suo. 

    Ma per tanto tempo chi ne conosceva nulla? Nessuno, solo Io e te eravamo a giorno di tutto; e dopo qualche tempo fu a giorno di ciò che succedeva in te il mio rappresentante, colui che ti dirigeva, simbolo del mio rappresentante San Giuseppe, che doveva farmi da padre presso le creature e che prima che Io uscissi dal seno materno ebbe il grande onore e dono di conoscere che Io già stavo in mezzo a loro.

    Dopo i primi passi feci il secondo: andai a Betlemme a nascere; fui riconosciuto e visitato dai pastori di quel luogo, ma non erano persone influenti, tennero per sé la bella notizia che Io ero già venuto sulla terra, quindi non si occuparono di farmi conoscere, di divulgarlo dappertutto, ed Io continuai a rimanere il Gesù nascosto e ignorato da tutti; ma per quanto ignorato Io già stavo in mezzo a loro. 

    Simbolo questo della mia Divina Volontà: spesso spesso sono venuti da te da lontano e da vicino altri miei rappresentanti, i quali hanno ascoltato la bella notizia del regno della mia Divina Volontà, le sue conoscenze, e come vuole essere riconosciuta; ma chi per mancanza d’influenza e chi di volontà, non si sono occupati di divulgarla ed è rimasta sconosciuta e ignorata, ad onta che già esiste in mezzo a loro, ma siccome non è conosciuta non regna, regna solo in te; così come Io me ne stavo solo con la mia Mamma Celeste e col mio padre putativo San Giuseppe.

    Il terzo passo della mia venuta sulla terra fu l’esilio, e questo mi toccò perché vennero a visitarmi i Santi Magi, i quali fecero un po’ di rumore col cercarmi. Questa ricerca mia mise in timore Erode, ed invece d'unirsi insieme per venire a trovarmi, mi voleva tramare la vita per uccidermi, ed Io fui costretto per necessità ad esiliarmi. 

    Simbolo della Divina Volontà, spesso spesso sembra che facciano rumore, che la vogliono far conoscere col pubblicarla, macché; chi è preso da timore, chi teme di compromettersi, chi non si sente di sacrificarsi. Ora con un pretesto ed ora con un altro, tutto finisce in parole e la mia Divina Volontà resta esiliata in mezzo alle creature.

    E come non partii al Cielo, nell’esilio, ma restai in mezzo alle creature, solo con la mia Divina Madre e con San Giuseppe, che mi conoscevano benissimo, e formavo il loro Paradiso in terra, perché per gli altri era come se non esistessi, così il mio Fiat, avendo formato in te la sua vita con tutto il corteggio delle sue conoscenze, se non riceve gli effetti, lo scopo per cui si è fatto conoscere, come può partire? 

    Perché Noi, quando desideriamo fare un’opera, un bene, non c’è chi ci sposti; quindi, ad onta dell’esilio e del suo nascondimento, come feci Io che dopo trent’anni di vita nascosta feci la mia vita pubblica e mi feci conoscere, così il mio Volere Divino non potrà restare sempre nascosto, ma avrà il suo intento di farsi conoscere per regnare in mezzo alle creature. 

    Perciò sii attenta e sappi apprezzare il gran dono della mia Divina Volontà nell’anima tua.
*