domenica 12 aprile 2015

* VADE RETRO * Genesi 3,15 *



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*XXIX VOL. 19 MAGGIO 1931*

SCENE DELL'EDEN. CADUTA DELL'UOMO.
LA REGINA DEL CIELO CHE SCHIACCIA IL CAPO
AL SERPE INFERNALE.
COME LE PAROLE DI GESÙ HANNO LA VIRTÙ COMUNICATIVA.
COME PARLA DEI DUBBI E DIFFICOLTÀ.
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    Stavo continuando i miei atti nel Voler Divino ed unendomi agli atti che fece nella Creazione, per dargli l'omaggio, l'amore, l'adorazione per ciascuna cosa creata per amor delle creature, la mia povera mente si è portata nell'Eden, nell'atto della caduta dell'uomo, quando il serpe infernale con la sua astuzia e bugia indusse Eva a sottrarsi alla Volontà del suo Creatore ed Eva, coi suoi modi lusinghieri, indusse Adamo a cadere nello stesso peccato. 

Ora mentre pensavo ciò, il mio amato Gesù mi ha detto: 

     "Figlia mia, il mio amore non si estinse per la caduta dell'uomo, ma si riaccese di più e se la mia giustizia giustamente lo punì e lo condannò, il mio amore, baciando la mia Giustizia, senza frapporre tempo in mezzo, promise il futuro Redentore e disse al serpe ingannatore coll'impero della mia potenza: tu ti sei servito d'una donna per strapparmi l'uomo dalla mia Volontà Divina ed Io per mezzo d'un'altra donna, che avrà in suo potere la potenza del mio Fiat, abbatterò il tuo orgoglio e col suo piede immacolato ti schiaccerà la testa. 

    Queste parole bruciarono più dello stesso inferno il serpe infernale e chiuse tanta rabbia nel cuor suo, che non poteva star più fermo, non faceva altro che girare e rigirare la terra, per scoprire Colei che doveva schiacciargli la testa, non per farsela schiacciare, ma per poter con le sue arti infernali, con le sue astuzie diaboliche, far cadere Colei che doveva sconfiggerlo, debilitarlo e legarlo nei cupi abissi. 

     Quindi per quattromila anni andò sempre girando e quando vedeva donne più virtuose e buone, armava la sua battaglia, le tentava in tutti i modi e le lasciava solo quando si assicurava per mezzo di qualche debolezza o difetti, che non era Colei per mezzo della quale doveva essere sconfitto quindi seguiva il suo girare. 

    Onde venne difatti la Celeste creatura, che gli schiacciò la testa ed il nemico sentì tale potenza in Lei, che lo atterrò e non ebbe la forza di avvicinarsi; questo lo faceva rodere di rabbia e usava tutte le sue armi infernali per combatterLa, macché! faceva per avvicinarsi, si sentiva fiaccare, rompere le gambe e costretto a rivolgersi indietro e da lontano spiava le sue mirabili virtù, la sua potenza e santità ed Io, per confonderlo e metterlo in dubbio gli facevo vedere la Sovrana Celeste, le sue cose umane come il prendere cibo, il piangere, il dormire ed altro e lui si persuadeva che non era Colei, perché essendo tanto potente e santa, non doveva essere soggetta ai bisogni naturali della vita, ma poi ritornava ai dubbi e voleva ritornare all'assalto, ma invano. 

    La mia Volontà è potenza che debilita tutti i mali e tutte le potenze infernali, è luce che si fa conoscere da tutti e, dov'Essa regna, fa sentire la sua potenza, che neppure agli stessi demoni è dato disconoscere. Quindi la Regina del Cielo era ed è il terrore di tutto l'inferno. 

    Ora il serpe infernale sente sul suo capo la mia parola fulminea dettagli nell'Eden, la mia condanna irrevocabile che una donna gli schiaccerà la testa, quindi sa che, schiacciata la sua testa, sarà rovesciato il suo regno sulla terra, perderà il suo prestigio e tutto il male che egli fece nell'Eden per mezzo d'una donna, sarà rifatto da un'altra donna ma anche se la Regina del Cielo lo debilitò, gli schiacciò la testa ed Io stesso lo legai alla croce, quindi non è più libero di fare quello che vuole, fa scempio di chi sventuratamente si avvicina; 

    molto più che vede che la volontà umana non è soggiogata dalla Divina ed il Suo regno non è formato ancora, teme che un'altra donna abbia a finire di bruciare le tempie, per fare che la condanna divina abbia il suo compimento sul suo capo schiacciato dal piede dell'Immacolata Regina, perché sa che quando Io parlo, la mia parola ha la virtù comunicativa ad altre creature. 

    Quindi come si assicurò che Colei che lui temeva era la Vergine Santissima e che non poteva più combatterle, riprese il suo giro, sta tutto occhio e come alla vedetta per vedere se un’altra donna ha il compito da Dio di far conoscere la Divina Volontà per farla regnare ed avendoti visto scrivere tanto sul mio Fiat, il solo dubbio che ciò potesse essere, ha suscitato tutto l'inferno contro di te, ecco la causa di tutto ciò che hai sofferto, quindi si è servito di uomini malvagi e ha fatto loro inventare calunnie e cose che non esistono.

    Onde nel vederti tanto piangere, si son persuasi che non sei tu che puoi portare la rovina che tanto temono al loro regno diabolico. 

    Questo è ciò che riguarda la Regina del Cielo da parte del serpe infernale, ora voglio dirti ciò che riguarda le creature a pro di lui. Figlia mia, la Celeste creatura era povera, le sue doti naturali apparentemente erano comuni, nulla di straordinario appariva nell'esterno. 
Prese per sposo un povero artigiano che guadagnava il suo pane giornaliero col suo modesto lavoro. 

    Supponi che si fosse saputo prima che la Madre del Verbo era Colei, se i grandi del mondo, i dottori e Sacerdoti, avessero saputo ch'era la Madre del futuro Messia, le avrebbero fatto una guerra accanita, nessuno le avrebbe creduto, avrebbero detto: Possibile che debba essere questa povera la madre del Verbo Eterno, forse non ci sono state e ci sono donne in Israele? 

    Ci è stata una Giuditta, un'Ester e tante altre. Quindi nessuno le avrebbe creduto ed avrebbero messo dubbi e difficoltà senza numero, se dubitarono sulla mia Divina Persona, tanto da non credere che Io fossi il Messia sospirato e molti giungono a non credere ancora che Io scesi sulla terra anche se Io feci molti miracoli da indurre i più increduli a credermi, ah! quando nei cuori entra la durezza, l'ostinazione, gli uomini si rendono incapaci di ricevere alcun bene, le verità, gli stessi miracoli sono per loro come morti e senza vita. 

       Quindi molto più la Mamma Celeste, della quale nulla di miracoloso si vedeva all’esterno. Ora figlia mia, ascoltami, i dubbi seri, le difficoltà più gravi che hanno trovato nei tuoi scritti sono proprio questi: che Io ti ho detto che ti chiamavo a vivere nel regno della mia Divina Volontà, dandoti la missione speciale ed unica di farla conoscere, affinché come Io stesso dissi nel Pater Noster e la Santa Chiesa dice tuttora: venga il regno tuo cioè, che la tua Volontà si faccia come in Cielo così in terra. 

    Non si dice nel Pater che questo regno sta sulla terra, ma che venga ed Io non avrei composto una preghiera se non dovessi averne gli effetti. 

    Quindi per giungere a ciò, non avrei dovuto eleggere un'altra donna, che il serpe infernale tanto teme? Lui per mezzo della prima donna mi rovinò il genere umano ed Io, per confonderlo, mi servo della donna per rifarmi della sua rovina e far sorgere a tutti il bene che cercò di distruggere? 

    Ecco perciò la necessità dei preparativi, delle grazie, delle mie visite e comunicazioni. 

    Questo ha suonato male a chi ha letto, quindi, dubbi e difficoltà, perchè per loro non può essere possibile che fra tanti altri grandi Santi nessuno sia vissuto nel regno della mia Volontà, e che tu sola sia da preferire a tutti; e quando hanno letto che io ti mettevo vicino alla Sovrana Regina, perché essendo vissuta Essa nel regno del mio Fiat Divino tu potessi imitarla, e, volendo far di te una copia che le somigliasse ti ho messa nelle sue mani affinché ti guidasse, ti assistesse, ti proteggesse perché potessi in tutto imitarla, è parso loro tanto assurdo e, fraintendendo sinistramente il senso, hanno pensato che ti avessi detto, che tu sei un'altra Regina; 

    quanti spropositi! non ho detto che tu sei come la Celeste Regina, ma che ti voglio simile a Lei, come ho detto a tante altre anime a me care che le volevo simili a me, ma con ciò non diventavano Dio come me e poi, essendo la Celeste Signora la vera Regina del regno della mia Volontà, è compito suo aiutare ed insegnare alle fortunate creature che vogliono entrare a vivere in Esso. 

    Con ciò fanno intendere come se io non avessi potere di eleggere chi voglio e quando voglio; ma del resto il tempo dirà tutto e come non possono disconoscere che la Vergine di Nazaret è la Mamma mia, così non potranno disconoscere che ti ho eletta per l'unico scopo di far conoscere la mia Volontà e che per mezzo tuo mi servirò affinchè il 'venga il regno tuo' abbia il suo compimento. 

    È certo che le creature sono strumento nelle mie mani e non guardo chi sia, ma guardo se la mia Divina Volontà ha deciso d'operare per mezzo di questo strumento e ciò mi basta per compiere i miei più alti disegni. Mi servo a suo tempo dei dubbi e difficoltà delle creature per confonderli ed umiliarli, ma non mi arresto e vado avanti nell'opera che voglio fare per mezzo della creatura.  

Perciò anche tu seguimi e non indietreggiare. 

    Del resto si vede dal modo del loro pensare che hanno calcolato solo la tua persona, ma non hanno calcolato ciò che può fare la mia Divina Volontà e ciò che sa fare e quando decide d'operare in una creatura per compiere i suoi più grandi disegni in mezzo alle umane generazioni non si fa dettare legge da nessuno, né riguardo a chi dev'essere, né riguardo al tempo, né al modo, né al luogo, ma agisce in modo assoluto, né fa conto di certe menti corte che non si sanno elevare nell'ordine divino e soprannaturale, né sanno piegare la fronte dinanzi alle opere incomprensibili del loro Creatore e, mentre vogliono ragionare con la loro ragione umana, perdono la ragione divina e restano confusi ed increduli."

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*ADVENIAT REGNUM TUUM*

1 commento:

  1. "Prostrata nel mio NULLA, supplico, scongiuro la Tua Luce, che voglia investirmi ed eclissare tutto ciò che non Ti appartiene, in modo che non faccia altro che guardare, comprendere e vivere in Te, Volontà Divina.

    Essa sarà la mia vita, il centro della mia INTELLIGENZA, la rapitrice del mio CUORE e di tutto l'essere mio.

    In questo cuore voglio che non abbia più vita il volere umano, lo bandirò da esso e formerò il nuovo EDEN di pace, di felicità e di amore.

    Con Essa sarò sempre felice: avrò una forza unica e una SANTITÀ che tutto santifica e tutto porta a Dio.

    Qui prostrata, invoco l'aiuto della TRINITÀ Sacrosanta, che mi ammetta a vivere nel chiostro della Divina Volontà, affinché ritorni in me l'ordine primiero della Creazione, così come fu creata la creatura.

    Madre Celeste, Sovrana, REGINA del FIAT Divino prendimi per mano e chiudimi nella Luce del Volere Divino".
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    Quante volte nella mia vita ho detto "Sia fatta la tua Volontà"!
    E ora queste parole cessano di essere solo parole e diventano PREGHIERA!!!

    FIAT VOLUNTAS TUA!

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FIAT VOLUNTAS TUA