*NON SONO PIÙ IO CHE VIVO, MA CRISTO VIVE IN ME*
Galati 2,20
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*XI VOL. 11 NOVEMBRE 1915*
L’ANIME CHE VIVONO
NELLA DIVINA VOLONTÀ
SONO ALTRI CRISTI,
E QUESTI OTTENGONO MISERICORDIA.
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Questa mattina sentivo tale compassione per le offese che Gesù riceve e per tante povere creature che hanno la sventura di offenderlo, che vorrei affrontare qualunque pena per impedire la colpa, e pregavo e riparavo di cuore.
Durante ciò, il benedetto Gesù è venuto e pareva che portasse le stesse ferite del mio cuore, ma, oh! quanto più larghe, e mi ha detto:
“Figlia mia, la mia Divinità, nel mettere fuori la creatura, restò come ferita dallo stesso mio Amore, per amore verso di essa, e questa ferita mi fece scendere dal Cielo in terra e piangere e versare sangue, e tutto ciò che feci.
Ora, l’anima che vive nella mia Volontà sente al vivo questa mia ferita, come se fosse sua, e piange, prega e vorrebbe soffrire tutto per mettere in salvo la povera creatura, affinché questa mia ferita d’amore non sia inasprita dalle offese delle creature.
Ah! Figlia mia, queste lacrime, pene, preghiere e riparazioni raddolciscono la mia ferita e scendono sul mio petto, come tante fulgide gemme. E mi glorio di tenerle sul mio petto per mostrarle a mio Padre, per inchinarLo a pietà verso le creature.
Sicché tra loro e Me scende e sale una vena divina, che va loro consumando il sangue umano. E quanto più prendono parte alla mia ferita, alla mia stessa Vita, tanto più questa vena divina si allarga, si allarga tanto da rendersi esse altrettanti Cristi.
Ed Io vado ripetendo al Padre: «Io sto nel Cielo, ma ci sono gli altri Cristi sulla terra, che sono feriti dalla mia stessa ferita, che piangono come Me, che soffrono, che pregano, ecc., quindi dobbiamo versare sulla terra le nostre misericordie»
Ah! Solo questi che vivono nel mio Volere prendono parte alla mia ferita; mi rassomigliano in terra e mi rassomiglieranno in Cielo, col prendere parte alla stessa Gloria della mia Umanità”.
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"Solo chi si è lasciato accarezzare dalla tenerezza e dalla MISERICORDIA di Dio, potrà CONOSCERE Cristo, veramente!"
RispondiEliminaCome accadde duemila anni fa a Matteo il pubblicano, a Zaccheo, a Pietro dopo il suo rinnegamento ... e, a lei, la donna PECCATRICE, ... Lei, che entra nella casa del fariseo e con le sue lacrime bagna i piedi di Gesù e li asciuga con i suoi capelli! È un amore viscerale che colpisce chi è catturato dallo SGUARDO di Cristo, tanto da sentire il bisogno di amarLo come si AMA una persona viva e reale. Si, perché l'AMORE È UNA PERSONA! L'AMORE È CRISTO. È Lui il centro della realtà. Guai a noi, essere "spostati" rispetto a questo CENTRO, rispetto a LUI, perché in quest'ultimo caso solo una cosa ci attende: il VUOTO.
Ma noi NON siamo stati creati per il nulla. Siamo stati creati per AMORE, un Amore che va oltre la nostra miseria e che si INCARNA in noi e per noi, chiamati ad amare, soffrire, pregare, consolare, piangere e gioire come Cristo, in Lui e per Lui. È questa è una cosa dell'altro mondo che può accadere in questo mondo! Sta a noi la scelta di: seguire o non seguire questo AMORE, volere o NON volere riconoscerLo come Realtà che muove tutte le cose.
Cristo arriva sempre prima di noi e ci attende sempre, anche quando noi arriviamo in ritardo; LUI è là che aspetta con pazienza e dice: "Fidati di ME e cerca solo ME, dammi la tua volontà e in cambio Io ti darò la Mia Volontà, ti darò tutto di ME; mangia la MIA carne e bevi il MIO sangue, DIMORA in Me e Io in te".
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Vieni Divina Volontà dentro di me, fa che Gesù non sia un "puro nome" ma diventi il cuore pulsante della mia vita. Fa che io diventi testimone credibile del Suo Amore e della Sua Presenza nel mondo.
P.S.: Luciano, gli uomini hanno tanto bisogno di incontrare il volto di speranza, di letizia e di gioia di persone come te e Adriana. Dio vi benedica!
Fiat Voluntas Tua.