martedì 12 luglio 2016

«GUAI A TE, CORAZIN!» Vangelo del giorno – Mt 11, 20-24

– CORATO –

SCONTRO FRONTALE TRA DUE TRENI CHE NON SI SONO MESSI D'ACCORDO.
LA COLLISIONE EVOCA L'ANTICA LOTTA TRA LE DUE VOLONTÀ. 

IL RICHIAMO È DAVVERO FORTE.

TRA L'UMANO VOLERE CHE NON INTENDE AFFATO CEDERE IL PASSO A QUELLO DIVINO.

URTO DRAMMATICO. LUTTUOSO.
*
CASA DI PREGHIERA PER IL REGNO DELLA DIVINA VOLONTÀ

SAN GIOVANNI ROTONDO LÌ 12 LUGLIO 2016


OGGETTO: LETTERA 28 GIUGNO 2016 / INCIDENTE FERROVIARIO PUGLIA


Chi conosce in quali condizioni versa la nostra drammatica e annosa situazione, ovvero quella della centenaria figlia spirituale di Padre Pio, Adriana Pallotti, a causa anche delle gravi colpe e mancanze della curia arcivescovile pugliese, di Corato – Trani con San Giovanni Rotondo, può benissimo interpretare e intravvedere nei dolorosisimi fatti odierni succeduti, i segni della collera di un Dio davvero assai sdegnato e offeso, che castiga prontamente quando con sfrontata alterigia Lo si affronta ignorandoLo o peggio ancora tradendoLo. 

Dopo la "LETTERA 28 GIUGNO 2016" inviata da Carla Sammartino ai due maggiori responsabili della nostra regione, ossia ai vescovi Michele Castoro e Giovan Battista Pichierri, per ciò che concerne il nostro delicatissimo caso ecclesiale, non fa meraviglia, dopo tutto il silenzio corrente dei monsignori, se alcune anime sostengono di percepire come segno dall'alto l'evento tragico accaduto oggi a Corato, in Puglia [cfr Vangelo del giorno – Mt 11, 20-24]. 

Inserendolo al suo "giusto posto". 

Vale a dire in una dolorosa cornice ben definibile come: 

castighi di Dio.

La Bibbia infatti dice che le colpe dei padri ricadono sui figli. È proprio così [cfr Maria Valtorta - ‘Lezioni sull’epistola di Paolo ai Romani’ - Dettato del 29.10.50 – Centro Ed. Valtortiano].

Purtroppo la colpa dei cattivi oppositori o pastori ricade sempre sulla comunità, su tutte le membra del corpo mistico della Chiesa, così come quella dei padri ricade su tutti i figli [cfr Lc 11, 37-54].

Sebbene si possa rintracciare in esso con imponenza un FORTE SEGNO, certamente funesto, ch'è al contempo un assordante richiamo per tutta la Chiesa, non solo locale, alla DIVINA VOLONTÀ di Gesù Cristo Nostro Signore, tuttavia siamo invitati ognuno a pregare uniti, con tanto fervore. 

In special modo per le tante vittime, la loro anima, quella di quei poveri anziani, tutte decedute nell'impressionante scontro fra i due treni. 

Una strage. Un olocausto.

Ma soprattutto si preghi per chi opera e compie in ogni atto della vita, con ostinato orgoglio, la propria misera e pericolosissima volontà umana senza mai degnarsi di volgere neppure uno sguardo a quella di Dio. 

Di quel buonissimo Gesù che giammai abbandona i suoi amati, i piccoli.

I: P.F.D.V. 

Nonostante appaiano così indifesi agli occhi dei suoi acerrimi nemici.

ATTENZIONE.

Per chi non si ravvede in tempo, potrebbe essere soltanto l'inizio dei dolori [cfr Mt 24].

ll Codice di Diritto Canonico del 1983 afferma che “In modo proporzionato alla scienza, alla competenza e al prestigio di cui godono, essi [i fedeli] hanno il diritto, e anzi talvolta anche il dovere, di manifestare ai sacri Pastori il loro pensiero su ciò che riguarda il bene della Chiesa; e di renderlo noto agli altri fedeli” (CIC, can. 212 §3).

Luisa Piccarreta orante, interceda per noi, anime di Dio, a stretto giro dal Cielo.

Fiat Voluntas Tua
Luciano Mirigliano e Adriana Pallotti


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*XXIV VOL. 2 AGOSTO 1928*

COME È VOLONTÀ DI DIO ASSOLUTA CHE ESCANO GLI SCRITTI.
L'OPERA DELLA REDENZIONE ED IL REGNO DEL FIAT DIVINO SONO
COLLEGATI INSIEME. IL CAMPO DEL VOLER DIVINO. SPIEGAZIONI.

  Mi sentivo tutta impensierita per questi benedetti scritti, il pensiero di metterli fuori è sempre un tormento per me e poi i tanti incidenti che si verificano or in un modo or in un altro, molte volte mi fanno pensare che forse non è Volontà di Dio che si pubblichino, altrimenti non sarebbero successe tante cose. Chissà che il Signore non voglia il mio sacrificio in parole, ma coi fatti forse vuole risparmiarmi un tanto dolore, che solo il pensiero d'oppormi al suo Voler Divino mi fa dire Fiat! Fiat!

Ma mentre pensavo ciò, il mio sempre amabile Gesù si è mosso nel mio interno e mi ha detto:

   "Figlia mia, la Volontà di Dio che vengano alla luce gli scritti della mia Divina Volontà è assoluta e per quanti incidenti ci possano essere Essa trionferà su tutto ed ancorché passassero anni ed anni, saprà disporre tutto, perché la sua assoluta Volontà venga compiuta. 

   Il tempo in cui verranno alla luce è relativo e condizionato dal tempo in cui si disporranno le creature a ricevere un tanto bene e quelli che si devono occupare a farne i banditori e farne il sacrificio per portare la nuova era di pace, il nuovo Sole che snebbierà tutte le nubi dei mali. 

   Se tu sapessi quante grazie e lumi ho preparato per chi vedo disposto ad occuparsi! Saranno loro i primi a sentire il balsamo, la luce, la vita del mio Fiat. Guardami come ho preparato nelle mie mani le vesti, il cibo, i fregi, i doni, per chi deve occuparsi, ma sto guardando chi sono i veri disposti per poterli investire delle prerogative che ci vogliono per un'opera sì santa, che io tant'amo e voglio che facciano. 

   Ma devo dirti pure che: guai a chi si oppone o possa mettere ostacoli. Tu però non spostare nulla, neppure una virgola di ciò che ci vuole per preparare il regno della mia Volontà Divina, affinché da parte mia e da parte tua, facendo ciò che ci vuole per dare questo gran bene alle creature, nulla manchi da parte nostra, affinché non appena le creature si dispongono possano trovare tutto a posto e ciò che ci vuole. Non feci io lo stesso nell'opera della Redenzione? 

  Preparai tutto, feci e soffrii tutto e nonostante i tanti incidenti contrari che vedevo, gli stessi miei Apostoli vacillanti, dubbiosi, timidi, fino a fuggire da me appena mi videro in mano dei nemici, lasciato solo, non ebbi il bene di vedere alcun frutto mentre io stavo sulla terra; ma nonostante ciò non lasciai nulla di ciò che ci voleva per l'opera completa della Redenzione, affinché qualora avessero aperto gli occhi per guardare ciò che feci, avrebbero trovato tutto il bene per essere redenti e nulla mancasse loro per ricevere il frutto della mia venuta sulla terra. 

   Figlia mia, il regno della mia Redenzione e quello della mia Volontà sono tanto collegati insieme che si danno la mano e quasi subiscono la stessa sorte da parte dell'ingratitudine umana, ma non bisogna badarci né deve arrestarsi chi deve dare e formare un tanto bene, è necessario che facciamo opere compiute, affinché da parte nostra nulla manchi e quindi disponendosi loro trovino tutto ciò che ci vuole per ricevere il regno della mia Volontà."

   Dopo ciò seguivo i miei atti nel Divin Volere, ma continuavo a sentirmi oppressa ed il mio dolce Gesù, ritornando a farsi vedere, pareva che stringesse nelle sue braccia tre o quattro Sacerdoti
e tenendoli sul suo petto come se volesse infondere in loro la vita del suo Cuore Divino, mi ha detto:

   "Figlia mia, guarda come tengo stretti fra le mie braccia coloro che devono occuparsi degli scritti sulla mia adorabile Volontà, appena vedo in Essi qualche piccola disposizione d'occuparsi, io li prendo fra le mie braccia, per infondere in loro ciò che ci vuole per un'opera sì santa. Perciò, coraggio, non temere."

   Onde dopo ciò si è fatto vedere nel mio interno, io ho visto nel fondo di esso un campo larghissimo, non di terra ma di cristallo tersissimo, ogni due o tre passi di questo campo stava il bambino Gesù circondato da una luce. Oh! come sembrava bello questo campo con tanti bambinelli, ognuno dei quali aveva il suo Sole, fulgido e bello, tutto suo proprio. 

 Io ero meravigliata nel vedere nel fondo dell'anima mia, tanti Gesù ognuno dei quali era tutto intento a godersi il suo Sole ed il mio dolce Gesù, vedendo la mia meraviglia, mi ha detto:

 "Figlia mia, non ti meravigliare, il campo che tu vedi è la mia Divina Volontà ed i tanti Gesù che vedi sono le mie verità che riguardano il mio Fiat, in ciascuna di esse c'è una mia vita, la quale formando il suo fulgido Sole si circonda di luce per spandere i suoi interminabili raggi e per far conoscere che son'io la fonte che sorge dalle mie verità. Vedi dunque quante mie vite ho messo fuori per quante verità ti ho manifestato. 

  Sono vite mie che ho messo fuori con la sorgente del Sole, non semplice luce e son rimasto nel mezzo di esse, per fare che tutti sentissero la forza, la virtù creatrice in queste verità e amo tanto ciascuna di esse quanto amo me stesso e chi non vuol riconoscere la mia vita, il mio Sole, la mia virtù creatrice in queste verità sul mio Fiat, o è cieco, oppure ha perduto il bene dell'intelletto. 

 Come pure ti dovrebbe essere di gran consolazione che possiedi in te tante vite per quante verità ti ho manifestato. Perciò riconosci il gran bene; tesoro più grande non potevo affidarti, né ti impensierire, il Sole saprà fare la sua via e siccome è luce nessuno potrà impedirgli il passo."

Poi ha soggiunto con un accento più tenero:

  "Figlia mia, la nostra Maestà adorabile ama tanto la creatura che, mettiamo a sua disposizione la nostra vita, per farne un altro simile a noi. Mettiamo la vita nostra come modello innanzi alla creatura, affinché modellandosi sul nostro, copi la nostra vita e formi dei facsimili col suo Creatore. 

 Perciò usiamo tanti stratagemmi e finezze d'amore, diamo grazie sorprendenti, per vederci copiati nella creatura. Ed allora saremo contenti quando il nostro amore, unito con la nostra Divina Volontà, vincerà la creatura e potremo riconoscere in essa la nostra immagine e somiglianza, come uscì dalle nostre mani creatrici."

*

FIAT

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FIAT VOLUNTAS TUA